momentINSEMA allo Zugerland Turnier 2023

Sono le 17:00 di venerdì 26 maggio, è l’ora del ritrovo per la partenza allo Zugerland Turnier. Ottanta ragazzi tra gli 8 e i 16 anni, cui si aggiungono una quindicina di allenatori, salgono sui due pullman in direzione del caseificio di Airolo, prima tappa di un viaggio che, già lo sappiamo, andrà ad arricchire il nostro album dei ricordi.

un viaggio che, già lo sappiamo, andrà ad arricchire il nostro album dei ricordi

I ragazzi si ritrovano, chiacchierano, cantano sino all’arrivo al ristorante. Classica impanata con patatine per i calciatori in erba, fondue al formaggio per gli allenatori.

Dopo la cena, foto di gruppo all’esterno del caseificio.

beata gioventù, quanto si divertono!

Arrivati all’ostello di Lucerna sveliamo, finalmente, ai ragazzi i compagni di camera. Ognuno prepara il suo letto, indossa il pigiama, lava i denti e si infila a letto. Gli allenatori si ritrovano per il classico “briefing” serale, dedicato all’organizzazione del giorno successivo e alla suddivisione dei compiti notturni, tra i quali si annoverano i classici “torna in camera”, “spegni la luce”, “non sbattere la porta” e il “cosa fai ancora in giro?”.

Beata gioventù, quanto si divertono! Attorno alle 23:30 la stanchezza prende il sopravvento, qualcuno ancora chiacchiera, ma presto calerà il silenzio.

Sabato 27 maggio, il grande giorno dello Zugerland Turnier. La sveglia, per alcuni, suona già alle 05:30, i nostri piccoli calciatori si svegliano alle 06:00, disfano i letti, si vestono, preparano la valigia. Colazione alle 06:30 e, dopo la foto di gruppo, si parte.

I due pullman portano a destinazione le sei squadre, gli allenatori esercitano il tedesco imparato a scuola e cercano di capire dove si trovano gli spogliatoi, dove sono i campi e dove si mangerà.

i più piccoli si guardano attorno, chiedono "ma che lingua parlano qui?"

I più piccoli si guardano attorno, chiedono “ma che lingua parlano qui?”. I più grandi sono anch’essi affascinati e carichi: giocare con i cugini della svizzera tedesca è sempre stimolante. Al campo arrivano anche i primi tifosINSEMA, giunti direttamente dal Ticino o reduci da una notte in zona, sono tanti, sono rumorosi e fanno un gran tifo.

Come ogni tour che si rispetti abbiamo anche l’ammiraglia che cura l’organizzazione, si informa presso i vari campi per ottenere conferma del fatto che tutti sono arrivati a destinazione ed è pronta ad intervenire per ogni necessità.

L’obiettivo della trasferta è di vivere un’esperienza indimenticabile, mostrando un buon calcio, educazione e rispetto.

Si inizia a giocare.  Le emozioni sono intense, la gioia di un goal e di una vittoria si alternano con lo sconforto di una sconfitta. Molti sorrisi, molti abbracci e urla di gioia, ma anche qualche lacrima presto asciugata da un compagno.

Le partite si susseguono, intervallate dal pranzo, sino alla premiazione. Ringraziamo gli organizzatori, il nostro rispetto per come ci ospitano è contraccambiato dall’accoglienza e dalle parole sempre affettuose per le nostre squadre, considerate non solo talentuose, ma anche allegre, educate e passionali.

Lo Zugerland Turnier non sarebbe tale senza i nostri tifosINSEMA, da chi si divide su due campi perché ha più di un figlio Insema, sino al nonno di Tommaso che ci accompagna spesso con la sua frutta, la offre ai ragazzi a fine partita o nelle pause. Sono scene e momenti che si fissano nella nostra memoria, ma anche in quella di chi vi partecipa: ce lo ricordano spesso coloro che negli scorsi anni vi hanno partecipato.

Saliamo sui pullman. I ragazzi non dormono, parlano tra loro, si godono anche quest’ultimo momentINSEMA. Arrivati a Barbengo, verso le 22:30 i ragazzi abbracciano i genitori, salutano i compagni. Sono felici. Noi con loro.

28 maggio 2023